sabato 1 ottobre 2011

1X01 Una giornata come tante

Non mi era mai piaciuto viaggiare in autobus; odiavo dover uscire di casa ore prima per non rischiare di perderlo, odiavo le corse frenetiche cui ero costretta quando capivo che si, stavo per perderlo, ma soprattutto odiavo i sedili impregnati di quel fetore tipico di quando più odori si stratificano uno sopra l'altro.
C'era una cosa però che mi piaceva fare quelle poche volte in cui la mia cara e adorata macchinina faceva i capricci e mi costringeva a servirmi del mezzo pubblico: inventare. Mi divertivo ad osservare gli altri passeggeri e ad immaginare per ognuno una vita, una professione e il motivo che l'avesse spinto a prendere l'autobus quel giorno.
Una volta, durante uno dei nostri primi appuntamenti, avevo raccontato del mio "gioco del passeggero" anche a Giacomo e lui aveva reagito in modo del tutto inaspettato: non si era messo a ridere nè a prendermi in giro, ma aveva semplicemente detto col suo solito tono dolce e un po' insicuro <<Voglio provare anch'io!>>.
Da allora il "mio" strano giochetto era diventato il "nostro" gioco di coppia preferito. Ed era proprio quello che stavamo facendo in quella soleggiata mattina di Settembre, anche se per la prima volta con una variante: eravamo a telefono. Io avevo appena messo piede sul bus linea B, il primo di una serie che mi avrebbe condotta dritta alla facoltà di lettere, lui invece era a Roma già da una settimana per una delle sue prime cause da assistente avvocato. Da quando c'eravamo messi insieme, un anno e tre mesi prima, non eravamo mai stati tanto tempo separati e la cosa, per quanto tentassi di nasconderlo, mi pesava abbastanza.
<<Irene ci sei?>> chiese con tono preoccupato Giacomo dall'altra parte del telefono, <<Si, scusa amore...che stavamo dicendo?>> gli risposi fingendo disinvoltura dopo essermi di nuovo persa nei miei pensieri. <<Mi stavi descrivendo la signora col cappello che parla da sola...ho già un finale perfetto per la sua storia!>>, <<Ah, si...>> dissi, ma in realtà proprio qualche istante prima la mia attenzione era caduta su un altro passeggero, un uomo in giacca e cravatta e dai capelli mossi e scuri che continuava a fissarmi.
<<C'è un tipo che non la smette di guardarmi!>> dissi, tentando di sembrare più indignata che preoccupata, <<E tu digli che sei al telefono col tuo ragazzo!>> mi rispose in tono scherzoso, il che mi fece capire che ero stata brava a camuffare col tono di voce il senso d'inquietudine che quello sguardo addosso mi provocava. <<Si, certo, e magari gli dico anche che vuoi fare a pugni via cellulare!>>, <<No questo no, lo sai che non sono un tipo violento!>> continuò sempre scherzando. <<Ora vado, sono arrivata alla stazione e devo scendere. Ci vediamo Sabato allora?>> <<Penso di si. Salutami il "guardone"!>> <<Sarà fatto!>> dissi prima di mandargli un bacio e riagganciare.
Alla stazione controllai l'orario del prossimo autobus, ma subito mi resi conto, con grande sconforto, di averlo perso. Mi avviai così verso la fermata del Mini Metrò, un singolare mezzo di trasporto pubblico caratteristico della città di Perugia, a metà tra la metropolitana e il bruco mela.
Dopo essere scesa e aver fatto un tratto di strada a piedi stavo finalmente per varcare la soglia della facoltà, quando, con la coda dell'occhio, notai l'uomo che prima mi fissava alle mie spalle.
Decisi comunque di non farci caso, probabilmente ero solo la solita paranoica, e mi diressi a lezione, proprio come se non avessi notato nulla. 
La giornata universitaria poi trascorse normalmente e lo strano incontro di quella mattina non mi tornò in mente fino alla sera, quando tornai a casa e trovai Ileana, la mia sorellina sedicenne, intenta a preparare la cena. <<Che succede Ily? La fine del mondo è davvero così vicina?>> la presi in giro, come ero solita fare quando si metteva ai fornelli <<Spiritosa, mamma e papà sono a cena dai loro amici stasera e visto che non tornavi...>> <<Hai deciso di mandare a fuoco la cucina per attirare la mia attenzione!>> la provocai, rubandole uno dei cubetti di formaggio che stava tagliando.
<<Vedo che sei di buon umore! Forse c'entra qualcosa il fatto che Giacomo sta tornando?>> insinuò, <<Veramente torna Sabato, se tutto va bene!>> risposi con fare scocciato. <<Ah...ma allora il biglietto...?>>  <<Quale biglietto?>> chiesi curiosissima, <<C'era un biglietto per te oggi nella cassetta della posta, te l'ho lasciato sulla scrivania>>. 
Senza indagare oltre, salii di corsa le due rampe di scale che portavano al piano di sopra dove si trovavano le camere, accesi la luce della mia stanza e presi il biglietto. Non era scritto a mano, ma stampato, e nel momento stesso in cui lessi quelle parole sentii il sangue affluirmi alle guance e le ginocchia deboli: <<Sono più vicino di quanto pensi.>> c'era scritto.

14 commenti:

  1. Un idea davvero carina!!! Ma si sa, noi perugine siamo insuperabili!!! Vi leggerò con piacere!!!

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  2. Ho aperto il blog e...finalmente qualcosa di originale!!! Non so chi siete, forse vi conosco anche, pero' siete geniali!!! Io amo scrivere, ho in cantiere un libro che non so quando terminerà, forse mai....comunque ho letto con attenzione e devo dire che e' proprio nel mio stile!!! Vi sostengo eccome!!!! Ben fatto!!!

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  3. Saró felice di poter contribuire! Attendo il prossimo contatto!

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  4. Ciao ragazze! Grazie ancora per il sostegno! A breve metteremo il link alla nostra pagina facebook e twitter..seguiteci anche lì per sapere in anteprima quando usciranno i prossimi episodi! bacioooo

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  5. Ahahha direi più bruco mela che altro! Mi piace moltissimo questa vostra idea, spero che continuerete! Ma come avete fatto a trovarmi ?

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  6. Benvenuta Marcella e grazie!! *_* Stiamo cercando tutte le blogger perugine,così da sostenerci a vicenda!! Certo che continuiamo,seguiteci anche su facebook e twitter per sapere dei nuovi episodi!! xoxo

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  7. Uau!! Complimenti, ho letto tutto è mi è piaciuto tantissimo...non vedo l'ora di continuare a leggervi...e non posso che quotare Chiara: noi perugine, sì che abbiamo stile!

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  8. Ma grassie ragazze!!! Il prossimo episodio è in arrivo!!

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  9. Davvero bello ed interessante: complimenti, vi sostengo anche io...anche se dalla Bella Sicilia!! Adoro Perugia, ma devo cambiare residenza per continuare a seguirvi??? A presto!!

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  10. Grazie Agata!! Anche noi adoriamo la tua Sicilia e siamo felicissimi che tu ci segua!! L'11 Ottobre torna a visitarci: esce il secondo episodio!!

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  11. @Chiara
    Chiara!?! Piccolo il mondo eh :))

    @1x1
    Molto simpatica l'idea, scorrevole lo stile e ben montate le "sequenze".
    P.S. Ma fra tante blogger qualche altro blogger come me c'è??

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  12. @1x1
    Dimenticavo... partite dall'attuale sequenza dei post 1-2-3 e provate a leggere la storia così 1-3-2... la storia è ugualmente chiara, ma notate come cambia l'effetto.

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  13. Grazie Daniele per le tue interessanti osservazioni! ^_^

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  14. wow!
    un tipo misterioso ... un biglietto che fa preoccupare... ingredienti ottimi!!!!
    ... e la mia curiosità aumenta....
    qui, se dovessi dare un voto, direi 10 ;-)

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